Nel 2019 la Regione Campania ha promulgato una legge per la «salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano», secondo un modello già sperimentato, con esiti diversi, in altre Regioni (Sicilia, Lazio, Lombardia). La legge della Regione Campania prevede un Comitato scientifico, nominato nel 2020 dalla Regione e dai Rettori delle Università campane, che è composto da Maurizio de Giovanni, Nicola De Blasi, Armando De Rosa, Umberto Franzese, Rita Librandi, Francesco Montuori, Carolina Stromboli. Il Comitato, in collaborazione con la Fondazione Campania dei Festival, organizza ora questo Convegno, che per la prima volta propone una riflessione su come salvaguardare un patrimonio linguistico, al di là di facili parole d’ordine non di rado fondate su nozioni vaghe o errate (mediate soprattutto dalla rete), in particolar modo in rapporto alla storia linguistica italiana. Il Convegno da un lato punta a definire gli ambiti linguistici, geografici e culturali della denominazione “patrimonio linguistico napoletano”, dall’altro intende delineare possibili iniziative volte a veicolare conoscenze adeguate sulla storia linguistica italiana e sulla variegata articolazione dell’area regionale campana. Proponendo esempi di iniziative e ricerche realizzate in rapporto ad altre regioni, il Convegno vuole interrogarsi anche su come nella scuola italiana del XXI secolo possa delinearsi – senza antagonismi verso la lingua italiana – uno spazio per il dialetto, con una consapevole attenzione verso le manifestazioni culturali e artistiche legate ai patrimoni linguistici locali. Nelle due giornate del Convegno studiosi provenienti da tutto il Paese si confronteranno su diverse tematiche. Oltre ai temi specificamente campani, si parlerà di dialetto e scuola in Sicilia, delle minoranze linguistiche, del Vocabolario del romanesco contemporaneo e del Vocabolario etimologico del veneziano. La seconda giornata di studi avrà un carattere divulgativo e sarà dedicata soprattutto alla figura di Giovan Battista Basile, alla sua vita e alla sua opera principale, il capolavoro barocco in napoletano Lo cunto de li cunti, con letture dell’attore Claudio Di Palma.
SALVAGUARDARE UN PATRIMONIO LINGUISTICO
Napoli, 13-14 dicembre 2022
Teatro Nuovo
PROGRAMMA
Martedì 13 dicembre 2022
15.30 Saluti delle autorità
Presiede Rita Librandi
15.45 Nicola De Blasi, Riflessioni preliminari su patrimoni e salvaguardia
16.10 Carla Marcato (Università di Udine), Prospettive e iniziative per una salvaguardia dei patrimoni linguistici in Friuli e in Veneto
16.35 Giovanni Ruffino (Università di Palermo), Dialetto e scuola in Sicilia
17.00 Tullio Telmon (Università di Torino), Minoranze linguistiche e dialetti
17.25 Pausa
Presiede Francesco Montuori
17.40 Paolo D’Achille e Kevin De Vecchis (Università di RomaTre), Il Vocabolario del romanesco
18.05 Francesco Avolio (Università dell’Aquila), Un patrimonio da recuperare: la “Campania dei contadini” un secolo dopo
18.30 Luca D’Onghia (Università di Bergamo), Nel laboratorio del VEV (Vocabolario etimologico-storico del veneziano)
18.55 Pietro Maturi (Università di Napoli Federico II), Salvaguardia del patrimonio linguistico: la Campania
Mercoledì 14 dicembre 2022
9.30 Tavola rotonda:
Modera Generoso Picone
Intervengono Carmela Fiola (Presidente Commissione Cultura Regione Campania), Nicola De Blasi, Maurizio de Giovanni, Armando De Rosa, Umberto Franzese, Antonino La Spina (Presidente dell’UNPLI-Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), Rita Librandi, Francesco Montuori, Giovanni Ruffino, Rosanna Sornicola
11.30 Domenico Antonio D’Alessandro (Conservatorio di musica “Lorenzo Perosi” di Campobasso), Giovan Battista Basile tra “favole” campanilistiche e realtà documentaria
11.55 Carolina Stromboli (Università di Salerno), Il dialetto del Cunto de li cunti
12.30 Claudio Di Palma, lettura da Lo cunto de li cunti di Giovan Battista Basile
Comitato scientifico del convegno:
Maurizio de Giovanni, Nicola De Blasi, Armando De Rosa, Umberto Franzese, Rita Librandi, Francesco Montuori, Carolina Stromboli